Chi non lavora non fa l'amore

Quella suorina, da dietro la grata, con quelle sue poche

parole, mi ha proprio scioccato!... Come può dirmi lei, dal

suo far niente della clau sura, che l’amore lei lo vive senza

fare l’amore? E poi, quella strana parola: “castità”! Già,

ma che lavoro è la castità, che attività riguarda nella vita?

Ma quella benedetta figliola avrà ancora provato il resto

della “castità”, cioè le gioie della vita, il pia cere, tutto ciò

che insomma rende qualcosa di con creto? “La castità per

me è il modo migliore d’a mare”, mi ha detto con semplicità,

così, su due piedi.

Boh! “Cosa le dà la castità, sorella?”, le ho chiesto con

un po’ d’ironia. E lei: “II senso di tutto ciò che vivo: vivo

amando”. Già: amando. E mi ritorna la questione: amare.

Per me, immerso nel mondo di tutti i giorni, quell’amore

non può esse re che concreto, e non ci può certo stare se

non lo vedo, se non lo tocco. Per lei, mi pare proprio che

sia un amore che non si vede, che non si tocca; eppure,

non mi sembra affatto una ragazza fuori dal mondo. È

anche carina e graziosa, quella suo rina, e non penso proprio

che abbia scelto la sua vocazione seguendo il motto:

“Quando il mondo non mi vuol più, mi rivolgo al buon

Gesù”. Penso proprio che avrebbe avuto da fare nel

mondo, e lavorare per qualcosa di più utile. Invece, se ne

sta lì, contenta di vivere un’attività che non si vede e che

non rende, secondo me.

Certo che mi ha pro prio scioccato e un po’ scombussolato,

direi... In crisi, io? No, no, non lo sono. Sono soltanto

curio so di sapere cosa sta dietro a quelle grate, se c’è

vita là, dietro quelle inferriate che non mi convincono,

perché non mi appare chiaro e subito quello che si sta

facendo e ciò che si sta vivendo.

Ma perché que sta separazione, questo nascondimento,

questo distacco dal mondo, perché questa attività, questo

non lavorare quando ce n’è tanto bisogno?

Mi pas serà... Ma quello che non posso proprio

dimentica re, intanto, è quel volto sorridente e sereno della

suorina, che - scommetto l’osso del collo - non sto sbagliando

a dire che quella sta vivendo per amore. Davvero,

è una che sa amare, quella.